Dispnea - Dalla diagnosi differenziale alla ottimizzazione terapeutica

Dove e quando

2017-06-14

Cuore e polmoni agiscono in maniera integrata, dividendosi il volume toracico per cui ogni variazione di pressione o di volume dell’uno si ripercuote inevitabilmente sugli altri. Il cuore lavora come una pompa nella pompa respiratoria e può essere da questa influenzato, per cui le malattie polmonari (parenchimali, bronchiali o vascolari) hanno una ripercussione sul funzionamento del cuore destro, potendo sfociare nel sovraccarico di quest’ultimo (cuore polmonare). Inoltre, le variazioni delle pressioni intratoraciche legate alle patologie polmonari possono influenzare la funzione dinamica delle cavità cardiache. A loro volta, le alterazioni della funzione del cuore sinistro determinano un aumento della pressione o del volume del letto vascolare polmonare a monte, potendo provocare una diminuzione del volume polmonare ed una alterazione degli scambi gassosi. La diminuzione del flusso arterioso sistemico, d’altra parte, riduce la perfusione dei muscoli respiratori, diminuendo così la loro forza e la loro endurance con alterazione del controllo della ventilazione. La dispnea è uno dei sintomi più comuni sia nelle patologie cardiache (come la cardiopatia ischemica cronica) che in quelle respiratorie e spesso, per via della stretta interazione cuore-polmoni sopra descritta, è difficile diagnosticarne la causa. È quindi fondamentale, per una corretta diagnosi differenziale, una metodologia di indagine che parte dall’osservazione del malato e si completa con indagini strumentali, talora complesse, di cui il medico deve conoscere esattamente i limiti e le indicazioni, perché queste risultino di aiuto allo studio clinico, ma non lo sostituiscano. Per evitare che i risultati delle numerose indagini strumentali di cui disponiamo finiscano col sovrastare il tradizionale indirizzo clinico, viene proposto questo Corso di clinica cardio-respiratoria sull’approccio pluridisciplinare alla dispnea e ad altri sintomi delle patologie cardio-polmonari, che si avvarrà dell’integrazione tra Cardiologi, Pneumologi, Internisti e Geriatri. Il Corso prevede la partecipazione di 40 specialisti ed è strutturato in modo da prevedere, oltre a poche presentazioni frontali, ampi spazi di discussione. L’ampia discussione permetterà di evidenziare criticità e di approfondire aspetti clinico-strumentali della fase diagnostica, col risultato atteso di ottimizzare la gestione terapeutica dei pazienti che accusano il sintomo dispnea.
Ultimo aggiornamento 29 Maggio 2017